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PANE COTTO E RAPE

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Questa minestra di pane, soprattutto, ha costituito per molto tempo il piatto invernale  per pastori e braccianti costretti alla lontananza da casa durante il periodo di lavoro nelle masserie e, quindi, è un piatto povero negli ingredienti ma ricco dal punto di vista dei valori che esso rappresenta.  Usare solo olio extra vergine di oliva di qualità e il pane di grano duro.

CAVOLFIORE CON OLIVE NERE

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 Pulire, lavare e cuocere il cavolfiore in acqua bollente. La cottura giusta per questa ricetta è al dente, in modo da non farlo sfaldare nella successiva fase. n un tegame far imbiondire due spicchi di aglio con dell’olio extra vergine di oliva, aggiungervi il cavolfiore con un paio di mestoli della sua acqua di cottura e una manciata di olive nere.  Lasciare stufare a fuoco lento rimestando di tanto in tanto. Sarà pronto quando il cavolfiore si sarà ben amalgamato con l’olio e le olive. La minestra di cavolfiore va servita ben calda, con una spolverata di peperoncino per chi lo gradisce e accompagnata da un buon pane di farina grano per accompagnamento.

INSALATA DI PATATE

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 Lavare e tagliare a cubetti la zucchina e cuocerla in padella con dell’olio extra vergine di oliva, della cipolla tritata, sale e un pò d’acqua per circa 15 minuti.  Lasciar raffreddare la zucchina cotta e tagliare a cubetti le patate lesse.  Amalgamare in una ciotola i cubetti di patate lesse, la zucchina, i capperi, peperoncino, olive nere, cubetti di formaggio vegano  e i pomodori secchi tagliati a pezzetti, aggiungendo dell’ olio EVO a crudo, e regolando di sale e origano a piacere.  Mettere l’insalata in frigo per  qualche ora e gustarla fredda.

CICERI E TRIA

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Piatto della cultura contadina salentina, di solito preparato per i festeggiamenti di San Giuseppe, pietanza protagonista delle famose "tavole" dedicate al santo. Come per le sagne, si crea una sfoglia sottile senza attorcigliarla, a parte si prepara un sughetto  con cipolla grossolana (da soffriggere e togliere) dove far cuocere i ceci già lessati. Dopo una decina di minuti si calano le sagne per far cuocere tutto insieme.  A parte poi si friggono dei pezzettini di pasta e dei pezzettini di  pancetta vegana per guarnire  il piatto fumante. Lasciare riposare il tutto per un'oretta n modo che si insaporisca maggiormente. Riscaldare con un po' d'acqua di cottura e poi servire.  

CIBO VEGANO E ARTE

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  Il cibo è per l'Arte una fonte inesauribile di ispirazione. Questo è ovviamente una necessità fisica, in primo luogo, ma diventa anche un bisogno estetico e spirituale:  gli esseri umani infatti, nel contempo, cercano anche di creare le condizioni per soddisfare la necessità di bellezza. Ed ecco che un semplice piatto di minestra si può trasformare in qualcosa di gradevole alla vista, oltre che al palato. Pertanto il cibo non è solo un bisogno primario, ma è anche materia plasmabile, da ammirare, da offrire, da percepire con tutti i sensi.  Cibo inteso come un piacere della vita, spesso accostato alla sensualità e alla sessualità. Lo testimoniano le tante locuzioni gastronomiche frequenti nella lingua italiana: mangiare con gli occhi, divorare con lo sguardo, consumare un matrimonio, nutrire appetiti sessuali e poi anche la famosa acquolina in bocca. Molti potrebbero pensare che tutto ciò non ha nulla a che vedere con la cucina vegana, spesso interpretata come una orma ...